le mie parole sono coltelli,
da cucina, innocenti, per mostrarti
come sono fatto dentro
non prenderle con leggerezza
non usarli quando è così facile
sono taglienti e precisi e a volte fanno male
la mente, le emozioni, e dentro ancora più dentro
siamo una sorta di cipolla dolce
con un cuore triste che vuol volare
la verità è che hai paura
sì, pure tu hai paura di essere felice davvero
temi forte e forse a ragione
che la pienezza della gioia che puoi ottenere
non sia all'altezza dei tuoi sogni
su, sogna ancora più in alto
e ovunque tu possa arrivare
anch'io sarò se mi vorrai, e allora non potrai cadere
lo sai sono qui, se vuoi vola via
e perditi nel cielo azzurro
dei tuoi sogni più belli: imprendibili e lontani
e chiamami, quando vorrai atterrare
giacché io conosco bene ormai il vero peso della terra,
e conservo ogni pietra abbandonata
e costruirò un castello, e un ponte
il primo per farci il nido e il secondo per porgere al cielo
questi cuori senza forma di oggi
splendidi voli, uccelli del paradiso
saranno per me e domani e per te questi pensieri ambigui
anime incantevoli di nettare e profumo
salta, di sasso in sasso, nuota e striscia
ancora melma e sale, ma da domani cielo, vento, stelle a non finire
oggi ancora fatica ma presto planare leggero
sarò con te, crescerò ancora, diventando uomo
insieme saremo esseri completi e indipendenti, scegliamoci adesso
e mai potremo dire di esserci persi due volte