27 febbraio 2009

non usare le mie parole come coltelli


le mie parole sono coltelli,
da cucina, innocenti, per mostrarti
come sono fatto dentro

non prenderle con leggerezza
non usarli quando è così facile
sono taglienti e precisi e a volte fanno male

la mente, le emozioni, e dentro ancora più dentro
siamo una sorta di cipolla dolce 
con un cuore triste che vuol volare

dici che ti serve spazio ma
la verità è che hai paura  
sì, pure tu hai paura di essere felice davvero

temi forte e forse a ragione
che la pienezza della gioia che puoi ottenere
non sia all'altezza dei tuoi sogni

su, sogna ancora più in alto
e ovunque tu possa arrivare
anch'io sarò se mi vorrai, e allora non potrai cadere

lo sai sono qui, se vuoi vola via
e perditi nel cielo azzurro
dei tuoi sogni più belli: imprendibili e lontani

e chiamami, quando vorrai atterrare
giacché io conosco bene ormai il vero peso della terra, 
e conservo ogni pietra abbandonata
 
e costruirò un castello, e  un ponte 
il  primo per farci il nido e il secondo per porgere al cielo
questi cuori senza forma di oggi

splendidi voli, uccelli del paradiso
saranno per me e domani e per te questi pensieri ambigui
anime incantevoli di nettare e profumo

salta, di sasso in sasso, nuota e striscia
ancora melma e sale, ma da domani cielo, vento, stelle a non finire
oggi ancora fatica ma presto planare leggero

sarò con te, crescerò ancora, diventando uomo
insieme saremo esseri completi e indipendenti, scegliamoci adesso
e mai potremo dire di esserci persi due volte

e sia


e sia
statemi accanto
che ieri ancora ho pianto

e sia
state a guardare
che se mi butto prendo a volare

e sia
stammi vicino
che rido nei ricordi del mattino

e sia

23 febbraio 2009

prima o poi anche il mare perderà il tuo volto


scoglio
schiuma
risacca

risale
dal fondo del mare
dal fondo del cuore
un'onda che scuote

scoglio
pietra
e un'onda
che teneramente
lambisce e consuma

risale dal fondo
del mare una schiuma 
profonda e riaffiora
e riempie
e consuma

oggi ho pianto
del mare
il ricordo
scoglio,
del cuore
del canto
che infrange
le onde e la schiuma

risacca
scoglio

17 febbraio 2009

serena?

ti chiudi a riccio
e non lasci che
la tua superficie 
a contatto con me

mi chiedi di non
rimettere in rotta
discorsi che temi
sblocchino schemi

ti chiudi e credi
che possa sparire
un mondo che ora
non vuoi e non vedi

e allora continua
vai sulla tua via
rimani lontana
da questa, la mia

che mai e poi mai
appoggiarmi vedrai
su solidi schemi
come fanno i forti

io sempre rincorro
le mie imperfezioni
e quelle del mondo
per farne canzoni

non leggere oltre
il libro del cuore
se non sei disposta
a vederti cambiare

1 febbraio 2009

facile

facile parlare apertamente
con te, facile e intenso
innamorarsi di te, facile
sentirsi a proprio agio dentro
con te, facile farsi un castello
di sogni di sabbia e di vento
per te, facile e bello 
cambiare anche il ritmo 
del tempo a passarlo con te
facile, facile, tutto diventa
più facile quando non sento
nient'altro che il battito
il soffio, il sorriso, il respiro 
di te, facile, facile ancora
volere, cercare, la tua tenerezza
che oggi mi neghi
e che doni ad un altro
più facile certo di me.