19 novembre 2010

automatismo di memoria inconscia

reagisci, vecchia ferita
a stimoli nuovi e simili
e rendimi incomprensibile
e inaccettabile e sporco.
apriti, vecchia ferita,
al minimo graffio innocente
e sfoga il dolore di allora
senza ragione né scopo.
sei libera, vecchia ferita
fai di me il tuo gioco,
e piangi, vecchia ferita
e ridi, come un bambino,
e io ti guarderò fare
e io ti proverò a capire
e forse ti vedrò guarire
abbiate pazienza, vi prego.

13 novembre 2010

fagiano

ebbro, nel mantello,
miope, un po' perso, mi vedi:
è l'autunno dei tuoi desideri
e ti accolgo stridendo.

mi libero in volo,
lasciami all'inverno:
una scia di colori
sulla superficie del lago.

armadillo

mimesi, corazza,
cotta di maglia
e buco di luce,
bramo l'ombra
di folti cespugli
e dell'odore di terra
ho pieni il muso e la bocca.