come l'Armando

il mondo è un acquario
e se rompessi il vetro
temo che ne sarei soffocato
il mondo è un mare lontano
e sotto al mio legno
non rischio nulla
e non ho pace

profondamente contento

fin quando mi sveglio
ridendo al mattino
non importa quali sogni
la giornata spegne

non ostante

un abbraccio forte
che mette radici
che stritola e fonde
che copre e nasconde
un abbraccio forte
anche se non dici
ti costringe al fronte
dei tuoi sogni amici
un abbraccio d'albero
che non senti ancora
ma che ti cattura
e ti incastra al cuore
un abbraccio forte
che fa quasi male
specialmente oggi
e che non vuoi capire
un abbraccio allegro
nonostante tutto
nonostante il mondo
mai al posto giusto
nonostante il suolo
che rimbalza e trema
un abbraccio ancora
a ritardare
l'arrivo della sera

spirito trino del Natale

relitto mi sento, e vado
alla deriva, le vele sbrindellate
come bandiere di preghiera

che il vento, il vento, ha strappato
le mie vele per portare le preghiere
troppo lontano, presso Dèi che
evidentemente parlano una lingua
diversa. E gli alberi ormai abbattuti,
maestri ridotti in cenere, a cottura

dei resti degli amori miei:
grondanti fritture di  tristi frattaglie.

mi manca

mi manca
un pezzo
nella pancia
mi manca
una fettta
di azzurro
mi manca
un verso
alla canzone
mi manchi

tu mi manchi
ancora forte
e se ti affacci
un momento
su di me capisco
che mancarmi
ti conviene

on cloud

emma, I was here tonight but you did not
I missed you, to say it clearly, quite a lot

so, next time, as you'll be coming in town

buy me a smile on the road, don't let me down

piovoso

oggi mi sento
con le nuvole
alle ginocchia

con lampi dentro
gli occhi grigi

oggi ho piovasco
nei pensieri
e vento nel cuore

con pensieri
gelidi e tesi

oggi sono
tutto in cielo
e senza scarpe

il punto di vista esterno

la mia bocca, non le parole

la mia anima, non le emozioni.

Dolce è il tuo cuore sopra ogni cosa;
le percezioni non toccano lo spirito

poesia è resistenza

come scrocchia
un ramo secco
mentre si spezza

si aspetta
un sedersi vicino

e se ho linfa nella buccia
se ramo verde sono o tronco
e ho vita nella corteccia
contorcendomi sento
vibrare ogni nervatura

è ancora necessario
oggi, amare il dolore

raccoglieremo

ogni briciola
ogni sospiro
ogni richiesta d'aiuto

raccoglieremo
tutti i pezzi
e ricostruiremo
un mondo intero

nell'amore
ci incontreremo
di nuovo
e per sempre

Pelle

luna che irrompi nel cielo
che m'inondi il buio
d'un bianco leggero
luna che irretisci il mare
che plachi il mio vento
e mi fai camminare

come stai (grazie a M.)

bene
e invece il vuoto
mi possiede
sono un'isola
sto nel mare
misera isola sono
semplice scoglio
preda dell'aria
pochi semineranno
le mie terre
e non prometto
alcun risultato
preda di cicloni e bore
e venti rabbiosi
aliti di nordici déi
e il fulmine
collerica scure
si abbatte
sulle radici delle mie
speranze
lasciando alla fame
magra alga salata ed amara
salata e da amare
come sto

debitologia protogreca (grazie a M. 2)

sei scomparsa
ti ho persa nei flutti
la tempesta copriva
ogni richiamo d'aiuto
e i mille in pasto a cariddi
oggi paion salvi
a paragone
ti piango, ti ho persa
compagna, madre, figlia
sei tre volte il mio cuore che chiama
eppure non mi riconosci
e io perdo l'uso della ragione

anime al piede

la vedi questa montagna?
è alta, arida, pericolosa
questa montagna fa paura
eppure ricordi la vista
la vista spettacolare dalla cima?
e dici che non puoi scalare
e non ricordi che insieme
noi due sappiamo volare.

basta così (tutto finisce)

e noi lottiamo contro
le regole del gioco
e questo stare al mondo
è bello e dura poco
e non stiamo a sentire
chi dice tutto ha fine
non credo all'imbrunire
di questo giorno insieme

torna domenica
torna domani
prendi il mio cuore
tra le tue mani
e se non vuoi tenerlo
io non lo voglio indietro
lo puoi gettare al vento
spegnerlo nel silenzio

vaso di nessuno

mendico la vostra attenzione
per un briciolo di esistenza
baratto tutte le mie lacrime
per uno squillo, una voce
che possa estrarre dal vuoto
un momento di incontro
per raccogliere i frammenti.

per la buonanotte

dio delle parole,
angelo dei suoni,
dolce signora
delle forme.

levatemi i pensieri
e restituitemi.

47

come la mia mano
e il tuo avambraccio
come il tuo polso
nel palmo del mio cuore
come un solo scalino
tra tutto quel tempo
e noi, sopravvissuti
l'un l'altro e insieme.

eroma

non la rabbia
né il rancore
non l'odio
né l'orrore
non rifiuto
o dolore,
ma il vuoto.

Calliope i Eleftheria

su un'isola lontana
io che non conosco
gli spiriti del mare
ho incontrato
bellezza e libertà
e abbiamo brindato
insieme alle frasi fatte
e all'opinione comune

hanno insistito
sull'unica cosa da fare

bellezza e libertà
visioni di un naufrago sbronzo.

scambio

ho un cuore nella mano
ma non è il mio.
ho provato ad usarlo,
non funziona a dovere:
mi duole, scalpita,
e cerca sempre di fuggire.
ho questo cuore altrui
che non so ascoltare.

thanks to P.

these are tryings
these is a study
love is worth
the price of some
earth compression
from time to time
and crying,
washes eyes
and thoughts

and then you sip
all the mess with hope
hope is a fine texture

primo giorno

strada di mare
una manciata di gabbiani
sopra un nugolo di corpi stanchi
due cani randagi
riposano all'ombra,
incrocio deserto
e terra arsa

48

i miei pensieri freddi

stentano a godere del sole

perché amo il temporale

e le nuvole

amo l'incontro della terra e del cielo

e ancora non so volare

nell'orizzonte limpido

e deserto.

49

vorrei piantare per te
arcobaleni dietro casa
e ti venissero a cercare
i colori che oggi non vedi

polistirolo espanso

eppure m'impone rinuncia
questo mondo al quale
non ambisco
eppure mi chiama nei sogni
quel pianeta abitato
da immagini ferme

e neppure mi rimane
di essere sfondo
per una stella qualunque
se io guardo al cielo
e sono ancora miope
io guardo il cielo
e milioni di stelle
perse nelle luci della strada.

concreto

il cielo e il lago
oggi si accarezzano
appena, frenano
la voglia di temporale

lontano dal bosco

nella prossima vita
credo,
sarò un albero
immobile e solo.
sarò un albero
di montagna
su una roccia
esposta a Sud,
sarò un albero
con radici incredibili
a picco sul vuoto.
sarò un albero,
mi sto preparando.

cammino solo

solo, nessuno
prende il volo.
pesano i ricordi,
e a mordere la vita
siamo in molti.
solo, sentiero stretto
e passi lenti,
aspetto, il tuo
ritorno, solo.

fagiano nero

Dopo la notte accorro
a cercarti in ogni cespuglio
e tu ogni volta mi sorprendi
emergendo dall'ombra

e mi copro di gioie
e grido e salto e brevissimi voli,
faccio,
la scena per te,
addomesticami, nutriti di me.

reliquia n. 21

oggi sono casa
per pensieri altrui,
oggi mi cammina sul capo
chi ieri guardavo dall'alto

tutto sommato

tutto sommato
non biasimare
non giudicare
non cedere
non ritornare
non credere
non gioire
non basta ancora
tutto sommato
nessun risultato
che l'infinito
e allora dai,
avanti
a sommare.

persaperpersa

non sono stato
né forte né degno

e ogni battito d'ali
che sento alle spalle
mi lascia  un po' solo

e mi segnala come
non era forse
il caso di chiamare.

cercheremo
di pulire il sentiero
ora che non possiamo volare?

ce la posso fare

(benissimo anche da solo)

(ho bisogno) del silenzio
(non) del vuoto spinto
silenzio (senza) solitudine
(ma) senza solitudine, che
il silenzio (a volte) è regalo
e giudizio e divieto
silenzio senza condanna
solitudine (del suono)
(non) prigione per l'anima
ho bisogno di (silenzio)
silenzio (dentro, e) contatto
(forse) una voce, una mano
che venga (da) fuori, a
raccogliere (silenzio,) a
distillarne altri (cento)

non ho perso niente

eccomi ancora
sulla porta
entro, parto
e ad ogni ora
domando
di presentarmi
un domani.

niente

niente ho, e niente voglio
niente voglio e niente ho,
pace, non chiedo e non do,
non do pace, e non chiedo
fortuna, non cerco né aspetto,
non aspetto fortuna né cerco
amore, non offro e non trovo,
non trovo amore, e non offro
pace, fortuna, amore, no...
niente ho e niente voglio
non offro non chiedo non do
niente voglio e niente do