18 dicembre 2011

spirito trino del Natale


relitto mi sento, e vado
alla deriva, le vele sbrindellate
come bandiere di preghiera

che il vento, il vento, ha strappato
le mie vele per portare le preghiere
troppo lontano, presso Dèi che
evidentemente parlano una lingua
diversa. E gli alberi ormai abbattuti,
maestri ridotti in cenere, a cottura

dei resti degli amori miei:
grondanti fritture di  tristi frattaglie.

2 commenti:

Alessandro Persia ha detto...

Sono sempre molto belle, ma questo è un nuovo piccolo capolavoro. Bravo! (Il contenuto non è certo un consommé di allegria, ma la soddisfazione di averlo espresso in modo originale, elegante ed espressivo forse riesce a donare un briciolo di positività...)

Alessandro Persia ha detto...

Tante belle poesie e alcuni piccoli capolavori. Questo è uno dei capolavori.

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