19 settembre 2011

Pelle

luna che irrompi nel cielo
che m'inondi il buio
d'un bianco leggero
luna che irretisci il mare
che plachi il mio vento
e mi fai camminare

4 settembre 2011

come stai (grazie a M.)

bene
e invece il vuoto
mi possiede
sono un'isola
sto nel mare
misera isola sono
semplice scoglio
preda dell'aria
pochi semineranno
le mie terre
e non prometto
alcun risultato
preda di cicloni e bore
e venti rabbiosi
aliti di nordici déi
e il fulmine
collerica scure
si abbatte
sulle radici delle mie
speranze
lasciando alla fame
magra alga salata ed amara
salata e da amare
come sto

debitologia protogreca (grazie a M. 2)


sei scomparsa
ti ho persa nei flutti
la tempesta copriva
ogni richiamo d'aiuto
e i mille in pasto a cariddi
oggi paion salvi
a paragone
ti piango, ti ho persa
compagna, madre, figlia
sei tre volte il mio cuore che chiama
eppure non mi riconosci
e io perdo l'uso della ragione